Casa Bianca

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Casa Bianca

CASE E BENI DELLA CRIMINALITA’ UTILIZZATI PER FINI LEGALI

La legge n. 109/96 definisce il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, e prevede l’assegnazione dei patrimoni e delle ricchezze di provenienza illecita a soggetti come le Associazioni, le Cooperative, i Comuni, le Province e le Regioni. In Lombardia si contano 1186 beni confiscati.

Anche nel lodigiano e nello specifico a Sant’Angelo lodigiano il Comune ha ottenuto dalla Prefettura di Lodi un immobile sottratto a una consorteria criminale.

Il progetto persegue l’obiettivo di restituire alla cittadinanza questo immobile, tramite servizi di ospitalità e contestualmente attraverso attività di promozione sociale per ribadire l’alto valore simbolico dell’intervento che restituisce in piena trasparenza il bene altrimenti destinato a un utilizzo criminale.

Per questo il progetto mira a destinare l’immobile all’accoglienza di un nucleo familiare in situazione di bisogno perché sfrattato in seguito a una situazione di morosità incolpevole, ma al tempo stesso sostenere un’importante azione di animazione territoriale, attivando percorsi di conoscenza e sensibilizzazione relativi alla presenza di beni confiscati sul territorio.

Primariamente il progetto intercetta una disponibilità immobiliare ferma da anni e non utilizzata dall’amministrazione locale la quale ha ricevuto nel 2014 il bene, ma non ha mai provveduto a formalizzare un impegno concreto per il suo utilizzo.

Secondariamente il fenomeno degli sfratti ha assunto valori importanti anche per il territorio lodigiano e ciò ha fatto maturare la necessità di una attenzione coordinata capace di generare risposte progettuali mirate a contenere l’emergenza sociale.

La perdurante crisi e i suoi effetti sulle famiglie, in termini di sofferenza economica, ha evidenziato come la casa resta un tassello centrale nel progetto di vita delle famiglie. Tuttavia oltre a essere centrale è anche più esposto alle modificazioni delle disponibilità economiche e alle sicurezze / insicurezze sul versante lavorativo al punto che punto di forza esso diviene elemento debole e luogo di crisi dell’intero sistema di vita. Il progetto fornisce risposte veloci, sebbene temporanee, alle situazioni di perdita di alloggio per quei nuclei che incolpevolmente si trovano in situazione di perdita della casa e che non hanno la possibilità di accedere alle azioni messe in campo dalle amministrazioni territoriali per affrontare preventivamente lo sfratto.

  • partners : Comune di Sant'Angelo Lodigiano, Associazione Progetto Insieme, Associazione LIBERA, Parrocchia Maria Madre della Chiesa, Parrocchiasanti Antonio Abate e Francesca Cabrini.